Tematiche delle conferenze 2019
Genova, Capitale della Blue Economy: le prospettive di sviluppo del Waterfront e del Porto
Genova è una città di mare dotata di una delle più importanti infrastrutture portuali nazionali, in cui l’indotto derivante dall’Economia del Mare vale circa il 10% del PIL nazionale, oltre che di ogni vocazione specifica che attenga al mare, sotto il profilo turistico, sportivo, commerciale ed economico in genere. Il mare, con tutte le attività ad esso legate, costituisce per Genova, uno dei principali elementi di possibile sviluppo imprenditoriale e di rilancio occupazionale. Proprio per le sue caratteristiche e competenze, Genova può candidarsi e consolidarsi come uno dei centri di riferimento per la Blue Economy, ricoprendo un ruolo da protagonista in questo scenario in continua crescita. E su questo obiettivo che si muove la strategia del Waterfront di Levante, l’iniziativa di riconversione delle aree e degli immobili derivanti dalla modifica di utilizzo funzionale del quartiere fieristico e dei padiglioni prospicienti la darsena nautica. Tale trasformazione coniuga le esigenze di sviluppo di uno dei settori industriali più importanti della città (le riparazioni navali) e le prospettive del turismo nautico e più in generale di “fruizione del mare”. Diventa quindi fondamentale il ruolo delle strutture di interfaccia terra-acqua e la disponibilità di ricettività per le imbarcazione, a cui vanno associati tutti i servizi offerti e connessi a tale ricettività.
Le dinamiche economiche e marittime del Mediterraneo, tra Europa e Cina. Dove si colloca l’Italia e quali opportunità di sviluppo
La Belt and Road Initiative avanza nel Mediterraneo sotto la spinta delle ambizioni economiche e strategiche della Cina. Al netto dell’entusiasmo ufficiale dell’Italia, l’evoluzione degli investimenti delle aziende pubbliche cinesi e delle loro alleate europee pone ormai domande ineludibili su come il nostro Paese debba posizionarsi. Per cercare di trarne vantaggio è orai chiaro che non è realistico un coinvolgimento di aziende italiane nella componente di realizzazione infrastrutturale. La BRI è un progetto interno cinese e gli investimenti vanno a favore delle aziende cinesi, che anzi tendono a intercettare quelli dei Paesi “ospiti”. Una possibilità esiste forse invece nella parte finale verso l’Europa, dove si tratta di intercettare i flussi di traffico ed evitare di perderne. In questo contesto Genova può impostare una sua strategia di approccio alla BRI?
Turismo crocieristico: nuove prospettive di sviluppo per Genova e per la Liguria
L’Italia resta una meta desiderata dai turisti internazionali e nel Nord Italia si concentra la maggior quota di spesa dei turisti stranieri. In questo contesto si colloca la Liguria che attrae il 3,7% del totale dei turisti stranieri ma ad alta spesa. Inoltre la regione, con un’ampia offerta dedicata al turismo balneare, agli sportivi, agli appassionati di natura, si posiziona tra le principali mete crocieristiche del Mediterraneo: tra le regioni italiane risulta prima per numero di crocieristi movimentati (2,5 milioni). La prossima sfida è di trasformare i crocieristi in visitatori e Genova nella porta di transito dei flussi verso le località del nord-Italia (Torino, Milano e Laghi).
Evoluzione tecnologica: sviluppo di percorsi di open innovation e start Up
L’innovazione è una condizione essenziale del progresso economico e sociale di ogni territorio in quanto permette di migliorare i processi organizzativi, di introdurre nuovi prodotti e servizi sul mercato, di rispondere in maniera adattiva al costante mutamento di modelli produttivi, degli assetti demografici e delle condizioni ambientali. Proprio in tema di ricerca marittima, Genova può trarre grande vantaggio dallo sviluppo di maggiori sinergie con gli attori di innovazione e centri di ricerca. Gli ambiti su cui concentrarsi sono quelli classici del marittimo, dalla cantieristica alla nautica, dalle tecnologie per la gestione della movimentazione logistica alle tecnologie ICT; ma anche i nuovi campi dell’economia del mare, dalle tecnologie di prevenzione e remediation dell’inquinamento a quelle per la gestione dei rischi legati all’interfaccia mare-terra, legati al cambiamento climatico e soprattutto all’incremento della popolazione che vive sulle coste a livello mondiale. Infatti dalla spinta all’innovazione Genova non può permettersi di vedere solo un’attività a spinta dalle proprie esigenze, ma sarà una strategia di successo per gli obiettivi sopra ricordati solo se le consentirà di (ri)diventare un polo di creazione e disseminazione per la Blue Economy a livello mondiale.
I Protagonisti della Blue Economy si raccontano:
percorsi di sviluppo e nuove professioni nell’economia del mare
Il mare, una delle espressioni della natura più grandiose e diffuse sul globo, rappresenta un fattore strategico per molte attività economiche, perchè l’impatto dell’elemento marino non è rintracciabile solo nel paesaggio, ma è fortemente incardinato nell’economia, nella storia e nelle culture dei territori, influenzandone in alcuni casi in modo totalizzante la vita sociale ed economica. In questa sessione daremo quindi spazio ai racconti dei protagonisti della Blue Economy e di come il mare ha caratterizzato e ispirato la loro vita professionale.